Riporto questo bellissimo articolo-intervista di una giornalista di Repubblica (n.d.r. giornalista finanziaria), che certamente fa il punto di cosa vuol dire essere freelance oggi, a 30 anni ma anche a 50.
Mi trova pienamente d’accordo sull’approccio, si chiamano appunto ditte individuali i freelance odierni, la giornalista Laura Pasotti in un’intervista a Sarha Max giornalista finanziaria che collabora con quotidiani e riviste tra cui Time, The New York Times, The Financial Times e altri, dice proprio che il freelance è una ditta vera e prorpia e come tale va rispettata.
” […] spesso quando qualcuno dice di essere un freelance, la prima cosa che si pensa è che passi il suo tempo a tentare di lavorare tra una lezione di spinning e l’altra: “Quando lo chiedevano a me io rispondevo ‘be’ qualcuno di noi deve anche lavorare’ – continua la giornalista –. Ora dico che sono una giornalista finanziaria”. Per essere credibili bisogna essere più specifici.” – Stralcio dell’intervista uscita su Repubblica.it – 8/7/2016
De seguito il link con l’articolo per esteso.